Dopo “La sciatrice”, “L’ultima Camel blu” e “Il ragazzo che era in lui” arriva la quarta avventura di Nanni Settembrini, guida e soccorritore del Monte Bianco.
Molti credono che sia soffice e bianca, ma quando si è sommersi sotto di lei, la neve è nera come la notte. Lo sa bene Nanni Settembrini, guida e capo del Soccorso alpino, che anno dopo anno delle valanghe ha imparato un’unica cosa: sono un capriccio di neve senza spiegazione, ed evitarle è questione di secondi. Sembra confermarlo anche la telefonata che Settembrini riceve il primo giorno d’estate: dal monte Bianco si è staccato un seracco, e gli alpinisti scampati alla morte sostengono che altri non sono stati altrettanto fortunati. Settembrini e la sua squadra trovano effettivamente una donna sepolta e viva per miracolo, ma c’è un dettaglio inquietante: la sopravvissuta ha una corda legata in vita e all’altro capo della fune non c’è nessuno. Che cosa è successo? Quali segreti ha trascinato con sé la slavina? Purtroppo, la donna esce dal coma senza alcun ricordo di sé e di cosa l’ha portata lì: tocca a Settembrini cercare le risposte e svelare il mistero sepolto sotto la muta coperta di neve.
"E' un giallo ambientato in montagna, una montagna incantata ma anche stregata, che Enrico Camanni conosce benissimo. E proprio lei, la montagna, è la vera protagonista della vicenda. Una vicenda che del giallo classico ha tutti gli elementi, però sepolti, come da titolo, da una spessa coltre di neve. Quella neve che potrebbe avere tanti nomi, come nelle lingue nordiche, ma nel caso del nostro italiano possiamo definire con un ossimoro: paurosa sicurezza"
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